09 maggio 2023 MARIE E L'AMORE
METTI UNA SERA AL CINEMA 33
MARIA E L'AMORE
MARIA E L'AMORE Regia di Lauriane Escaffre, Yvo Muller. con
Karin Viard, Grégory Gadebois, Noée Abita, Philippe Uchan, Lauriane Escaffre. Cast
completo Titolo originale: Maria rêve. Genere
Commedia Francia, 2022, durata 93 minuti.
Un grazioso e godibile ritratto di una donna decisa a
riappropriarsi dei propri desideri.
Una donna di mezza età, con un matrimonio di venticinque anni
sulle spalle e una vita sempre uguale avrebbe il destino segnato nel
cinema italiano, e con grande probabilità sarebbe tutto tranne che
protagonista. I francesi Lauriane Escaffre e Yvonnick Muller scelgono invece
Karin Viard, già applaudita in La famiglia Bélier, per affidarle il
complesso ruolo di Maria, donna delle pulizie dalla sensibilità fuori
dall'ordinario. Appassionata di scrittura, la incontriamo a casa di una
cliente, nel bel mezzo di una veglia funebre, in attesa di una riassegnazione.
La invieranno alla Scuola di Belle Arti a Parigi, universo a lei completamente
sconosciuto. Dovrà imparare che esistono opere d'arte bizzarre (di simil burro,
da non gettare nella spazzatura) e che ci sono studenti creativi da poter
aiutare. Come? Attraverso le sue mani, il suo saper fare, ma anche il suo
corpo.
É proprio grazie alla Scuola che Maria inizia a scoprire il suo
corpo, in ogni senso: rivive e riscopre la sua femminilità posando come modella
di nudo, senza ovviamente dire nulla a casa, perché sa che suo marito non
capirebbe. Eppure tra le mura della Scuola Maria scoprirà stimoli
inimmaginabili, imparerà a osare e a sentirsi finalmente libera.
Lo farà anche grazie a Hubert, tassello fondamentale del processo
di evoluzione e riscoperta di Maria. Ad interpretarlo c'è un attore di spessore
ed esperienza, Gregory Gadebois, che si cala abilmente nei panni del custode
della scuola. Un tipo simpatico, affabile e mentalmente aperto, eppure poco
libero fisicamente, dal momento che non si è mai veramente spostato, appunto,
dalla "sua" Scuola. L'incontro tra i due è fatale, crea un legame
speciale fatto soprattutto di voglia di oltrepassare i propri limiti e guardare
oltre. Oltre le convenzioni sociali e le posizioni lavorative, oltre l'età e il
già fatto, oltre tutti i limiti autoimposti, o magari imposti da una vita di coppia
non più soddisfacente.
La riscoperta di se stessi è un processo creativo, sembrano voler dire Lauriane Escaffre e Yvonnick Muller con questo film, tratto dalla storia di vita personale della prima, o meglio di sua nonna. Una donna delle pulizie anche lei, mestiere che spesso al cinema è associato a storie di disagio sociale o invisibilità e che stavolta diventa trampolino di lancio per il riscatto di una vita.
Il risultato è una trascinante storia di trasformazione e viaggio interiore, di incontro e confronto con l'arte ma anche con l'altro. Una storia anche universale, come è universale il desiderio di scoprirsi, di darsi un'altra possibilità, di emanciparsi e di nutrire il proprio animo di arte e relazioni appaganti.
La riscoperta di se stessi è un processo creativo, sembrano voler dire Lauriane Escaffre e Yvonnick Muller con questo film, tratto dalla storia di vita personale della prima, o meglio di sua nonna. Una donna delle pulizie anche lei, mestiere che spesso al cinema è associato a storie di disagio sociale o invisibilità e che stavolta diventa trampolino di lancio per il riscatto di una vita.
Il risultato è una trascinante storia di trasformazione e viaggio interiore, di incontro e confronto con l'arte ma anche con l'altro. Una storia anche universale, come è universale il desiderio di scoprirsi, di darsi un'altra possibilità, di emanciparsi e di nutrire il proprio animo di arte e relazioni appaganti.