8 marzo 2022 MADRES PARALELAS
METTI UNA SERA AL CINEMA 32
MADRES PARALELAS
MADRES PARALELAS
Data di
uscita:28 ottobre 2021 Genere:Drammatico Anno:2021 Regia:Pedro
Almodovar Attori:Penélope Cruz, Milena Smit, Israel Elejalde, Aitana Sánchez-Gijón, Julieta Serrano, Rossy de
Palma Paese:Spagna
Durata:120 min Distribuzione:Warner Bros. Italia Sceneggiatura:Pedro
Almodovar Fotografia:José Luis
Alcaine Montaggio:Teresa Font Musiche:Alberto
Iglesias Produzione:El Deseo con la partecipazione di RTVE e Netflix
Madres paralelas, madri parallele. Sono due: una è Janis (Penelope
Cruz), l'altra è Ana (Milena Smit).
Il parallelismo tra loro non sta solo nell'essersi ritrovate nella stessa
stanza in attesa di un parto che è poi avvenuto lo stesso giorno, o nel fatto
che entrambe le loro figlie siano state qualche ora, assieme, in osservazione
dopo la nascita, segnando così l'inestricabilità dei loro destini.
C'è un altro
parallelismo, più sotterraneo forse, che parla di violenza. Una violenza che è
maschile e cui, in modi diversi, sono legate entrambe le loro gravidanze.
Quella raccontata dall'una a colui che diverrà il padre di sua figlia,
l'uccisione di un bisnonno e altri uomini del suo paese, gettati tutti in una
fossa comune all'inizio della guerra civile spagnola; e quella più diretta, che
ha portato l'altra a rimanere incinta.
Binario fin dal
titolo, Madres paralelas è però il film dove Almodóvar mette insieme. Unisce. Salda.
Mette insieme la storia di due donne e due figlie, legate dal fato beffardo, o dal più banale degli errori umani, con quella del suo paese, la Spagna, in quello che è il suo film più esplicitamente e tradizionalmente politico. Mette insieme la necessità di comprendere il passato (riesumandolo, letteralmente) e di conoscere e far conoscere la verità, con quella di spingersi verso il futuro, di generare nuova vita, e concentrarsi su essa. Perché solo facendo la prima cosa, nel privato e nel politico, si può pensare di fare, bene, anche la seconda.
Mette insieme la storia di due donne e due figlie, legate dal fato beffardo, o dal più banale degli errori umani, con quella del suo paese, la Spagna, in quello che è il suo film più esplicitamente e tradizionalmente politico. Mette insieme la necessità di comprendere il passato (riesumandolo, letteralmente) e di conoscere e far conoscere la verità, con quella di spingersi verso il futuro, di generare nuova vita, e concentrarsi su essa. Perché solo facendo la prima cosa, nel privato e nel politico, si può pensare di fare, bene, anche la seconda.
Dopo aver fatto i
conti con la sua storia personale, nel precedente Dolor y gloria, Almodóvar sente il bisogno di confrontarsi con quella collettiva, ma sempre a modo suo, scavando nella psicologia dei suoi
personaggi, rielaborando il melodramma secondo modi e coordinate personali e
contemporanee, utilizzando il cinema e le sue possibilità di racconto come
collante in grado di tenere tutto insieme: personaggi, livelli narrativi,
eventi raccontati e sguardo dello spettatore.
Quella di Almodóvar è oramai un'eleganza formale e
narrativa pura e limpida, che nasce da un'apparente mancanza di
ogni sforzo, che viene fuori naturale e nonchalante per premettere che siano le
emozioni a risuonare e riecheggiare fortissime. Perfino i i colori e i décor
sono meno sgargianti e aggressivi di una volta, ma assai più delicati per
l'occhio di chi guarda e, quindi, anche per l'anima di chi li abita.
Ennesimo
grande affresco "al femminile", ennesimo racconto di madri, di donne
forti e splendidamente imperfette, questo nuovo del madrileno racconta come la
maternità raramente coincida, appunto, con la perfezione, ma non per questo è
meno sentita, meno sincera, meno valida.
Le madri sbagliano, nascondono segreti, a volte non sono capaci di fare il loro lavoro provocando ferite profonde. Per comprendere ogni madre, e quindi ogni figlia e ogni figlio, bisogna conoscere la sua storia, spiega il film di Almodóvar.
Non è difficile capire che le madri parallele del titolo, allora, non sono solo due. Tra le madri parallele del figlio Almodóvar, è chiaro, c'è anche la Spagna.
Le madri sbagliano, nascondono segreti, a volte non sono capaci di fare il loro lavoro provocando ferite profonde. Per comprendere ogni madre, e quindi ogni figlia e ogni figlio, bisogna conoscere la sua storia, spiega il film di Almodóvar.
Non è difficile capire che le madri parallele del titolo, allora, non sono solo due. Tra le madri parallele del figlio Almodóvar, è chiaro, c'è anche la Spagna.