12 marzo 2024 UNA DONNA CHIAMATA MAIXABEL
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UNA DONNA CHIAMATA....
UNA
DONNA CHIAMATA MAIXABEL Regia
di Icìar Bollaìn con Blanca Portillo, Luis Tosar, Maria Cerezuela Genere Thriller - Spagna 2021 durata 115 minuti
Il
29 luglio del 2000 Juan María Jaúregui, ex Governatore civile di Guipuzkoa,
viene assassinato a Tolosa da un commando dell'ETA composto da tre persone. I
colpevoli sono catturati e condannati nel 2004 a 39 anni di carcere. Nel 2014
uno di loro, Ibon Etxezarreta, chiederà di incontrarne la vedova, Maixabel
Lasa, che dal 2001 era stata nominata direttrice della Oficina de Atención a
las Víctimas del Terrorismo dal governo basco. Il film descrive il percorso
grazie al quale si giunge a questo incontro.
Con la violenza non si
ottiene assolutamente nulla, quello che devi fare è fare le cose in un altro
modo, con pedagogia, ascoltando il prossimo e risolvendo i problemi che abbiamo
quotidianamente, usando soprattutto la parola.
In
questa frase si riassumono il pensiero e l'azione di Maixabel Lasa che è al
centro di questo film di Iciar Bollain, una regista che non ha mai evitato i
temi scomodi avendo sempre uno sguardo attento all'universo femminile. Qui però
l'argomento si proponeva come più complesso perché coinvolge, dal punto di
vista politico, un passato non poi così distante per la Spagna. Un minimo di
collocazione storica può risultare utile per avvicinarsi ad un film di grande
presa sia intellettuale che emotiva. ETA nasce nel 1958 in ambienti
universitari, formati da una scissione del PNV, la parte più giovane e
comunista che voleva una lotta più diretta contro la dittatura franchista.
La loro prima azione violenta ha luogo nel 1960 con
l'esplosione di una bomba alla stazione di Donostia uccidendo accidentalmente
una bambina di 22 mesi. Invece la loro prima azione prettamente politica sarà
l'assassinio del capo della polizia politico-sociale, Melitón Manzanas, noto
repressore e torturatore di oppositori del regime franchista. Toccheranno
l'apice con l'attentato a Carrero Blanco, che doveva essere il successore di
Franco e proseguirne il regime. Tra le centinaia di vittime lasciate sul
terreno c'è anche Juan María Jaúregui che, negli anni giovanili, aveva fatto
parte dell'ETA per poi uscirne nel 1972 non approvandone i metodi violenti.
Bollain è cosceneggiatrice e il suo script andrebbe studiato nelle scuole di
cinema per apprendere come si possa realizzare un film profondamente politico
e, al contempo, profondamente umano avendo una straordinaria sensibilità per
leggere tutti i mutamenti e anche gli slittamenti del pensiero in ognuna delle
dramatis personae. Perché di persone si tratta e mai di personaggi. Con tutte
le loro sofferenze, con i tormenti interiori ed anche con tutte le
contraddizioni, in particolare sul versante ideologico