25 febbraio 2025 LA MOGLIE DEL PRESIDENTE
METTI UNA SERA AL CINEMA 35
25/02/25 Titolo: LA MOGLIE DEL PRESIDENTE
Regia:
Léa Domenach
Interpreti: Catherine Deneuve, Denis Podalydès, Michel Vuillermoz, Sara Giraudeau, Laurent Stocker, François Vincentelli, Lionel Abelanski, Artus, Maud Wyler
Durata: 92′ Origine: Francia, 2023
La moglie del
Presidente è
l’opera prima di Léa Domenach, dedicata alla rivincita di una donna vissuta per
troppo tempo all’ombra del marito, la premiere dame Bernadette Chirac. Il film,
pur essendo incentrato su un personaggio reale e non di finzione non è un
biopic, o più precisamente è un “falso biopic” perché pur partendo da dati di
cronaca, si prende delle libertà mescolando, nel puro intento di divertire lo
spettatore, vero e falso. Per esempio, Bernadette e Nicolas Sarkozy si sono
certamente incontrati nel 2007 in segreto, prima delle elezioni, ma non nel
confessionale di una chiesa; e ancora il suo stilista Karl Lagerfeld certamente
le diede preziosi consigli sul look ma non le consegnò la sua più recente
collezione per timore di essere considerato vintage.
Catherine Deneuve è impeccabile nell’interpretare una premiere dame le cui origini nobiliari e il cui status di moglie del Presidente di Francia non le impediscono di esser leggera, ironica, divertente, popolare, di rispettare i tempi comici e soprattutto di far sorridere, con le battute, con una mirabile espressività ma anche con i suoi silenzi. Perché in questa commedia non si ride a crepapelle ma piuttosto si sorride e ci si compiace della lotta silenziosa e diplomatica di una donna che, nonostante sia stata lasciata sempre in secondo piano da un marito che “affettuosamente” la soprannominava la tortue (la tartaruga), diventerà per lui, e contro ogni suo volere e previsione, un formidabile risorsa. Sarkozy infatti le dirà che la vera politica del clan Chirac è proprio lei.
Catherine Deneuve è impeccabile nell’interpretare una premiere dame le cui origini nobiliari e il cui status di moglie del Presidente di Francia non le impediscono di esser leggera, ironica, divertente, popolare, di rispettare i tempi comici e soprattutto di far sorridere, con le battute, con una mirabile espressività ma anche con i suoi silenzi. Perché in questa commedia non si ride a crepapelle ma piuttosto si sorride e ci si compiace della lotta silenziosa e diplomatica di una donna che, nonostante sia stata lasciata sempre in secondo piano da un marito che “affettuosamente” la soprannominava la tortue (la tartaruga), diventerà per lui, e contro ogni suo volere e previsione, un formidabile risorsa. Sarkozy infatti le dirà che la vera politica del clan Chirac è proprio lei.