22 febbraio 2022 TRE PIANI
METTI UNA SERA AL CINEMA 32
TRE PIANI
TRE PIANI
Data di uscita:23 settembre 2021 Genere:Drammatico Anno:2021 Regia:Nanni Moretti Attori:Margherita Buy, Nanni Moretti, Alessandro Sperduti, Riccardo Scamarcio, Elena Lietti, Chiara Abalsamo, Giulia Coppari, Gea Dall’orto, Alba Rohrwacher, Adriano Giannini, Alice Adamu, Letizia Arnò, Denise Tantucci, Anna Bonaiuto, Paolo Graziosi, Stefano Dionisi, Tommaso Ragno Paese:Italia, Francia Durata:119 min Distribuzione:01 Distribution Sceneggiatura:Nanni Moretti, Federica Pontremoli, Valia
Santella Fotografia:Michele
D'Attanasio Montaggio:Clelio
Benevento Musiche:Franco
Piersanti Produzione:Sacher Film e Fandango, con Rai Cinema e Le Pacte
L’ingresso dello spettatore nel
microcosmo di Tre piani si
consuma attraverso una lunga inquadratura fissa della palazzina romana che,
come si scoprirà di lì a poco, ospita quattro nuclei familiari appartenenti a
una borghesia più alta che media. È sera, e pare quasi di osservare un presepe
che prende vita concedendo qualche suggestione qua e là: una luce si accende
nel corridoio, qualcuno sale le scale. A prenderlo alla larga, Tre piani potrebbe benissimo
passare per la versione “puzza sotto al naso” di Favolacce (ossia
di Fuga da Spinaceto, ma questa
è un’altra storia). Strutturalmente siamo
davanti a un dramma borghese in odore di tragedia composto dai canonici tre
atti tra tesi, antitesi e sintesi; separati da stacchi di cinque anni e
che, attraverso gli intrecci a volte lievi, altre decisamente più ingombranti
che coinvolgono i residenti della palazzina esplora sotto molteplici punti di
vista il tema delle conseguenze dei comportamenti e delle decisioni umane.
Senza giudicare o altro, ma con un rigore
talmente imparziale da sfociare nella tenerezza soprattutto a fronte della
percezione che la vita a volte sia semplicemente inevitabile, e sotto
sotto siamo tutti in balìa di pulsioni,
ossessioni o disordini capaci di spingerci verso situazioni spigolose e
crepare irrimediabilmente i nostri animi e quelli di chi ci sta attorno.
Tutto il discorso
su cause, effetti e lasciti è stato dichiarato anche dallo stesso Moretti: “In
un momento in cui si parla molto di cosa lasceremo ai nostri figli in termini
ecologici, si parla poco di cosa lasceremo loro in termini etici e morali. Ogni
gesto che noi compiamo anche nell’intimità delle nostre case ha conseguenze che
si ripercuoteranno sulle generazioni future”.
Si tratta di una
leva chiara che parte dall’incidente ma progressivamente finisce per evocare
anche le situazioni – familiari, morali, sociali – che ne hanno preparato il
terreno, in una ruota di figli destinati a diventare a loro volta
genitori e a confrontarsi con le stesse problematiche. Tutto questo il film lo
racconta servendosi di una messa in scena asciutta e formalmente impeccabile
anche per quanto riguarda il montaggio e l’uso delle musiche, mentre il ritmo
non fa una piega nonostante i (o grazie ai) continui slittamenti tra una linea
narrativa e l’altra.