16 aprile 2024 AS BESTAS
METTI UNA SERA AL CINEMA 34
AS BESTAS
AS
BESTAS Regia
di Rodrigo Sorogoyen con Denis Menochet, Marina Fois, Luis Zahera, Diego Anido,
Machi Salgado – Genere Thriller – Spagna 2022
durata 137 minuti.
In un villaggio rurale in
Spagna una coppia di francesi decide di riattare dei ruderi con la prospettiva
di realizzare un agriturismo. La popolazione locale però non vede di buon
occhio la loro presenza. In particolare due fratelli, proprietari di una
piccola fattoria confinante con la loro, non sopportano il fatto che i due non
votino a favore dell'installazione di impianti eolici nell'area circostante. Le
irrisioni prima e le minacce esplicite poi si fanno sempre più temibili.
Nel
vedere As bestas (letteralmente
traducibile come "Le bestie") lo spettatore italiano (e non solo) non
può non andare con la memoria a Il vento fa il suo
giro
di Giorgio Diritti.
Come in quel film del 2007 abbiamo una coppia che decide di andare a vivere in
un paesino suscitando la profonda diffidenza degli autoctoni. In cosa consiste
allora la differenza e l'originalità del film di Sorogoyen? Consiste in una
serie di elementi che fanno di quest'opera un trattato per immagini su opposte
visioni del mondo che si trasformano in una lotta per la sopravvivenza. A
partire dalla diffidenza atavica verso lo 'straniero' che trova in vaghe
reminiscenze storiche la motivazione per tenere a distanza e dileggiare 'il
francese' che si vuole allontanare al più presto da un contesto che è
contraddittoriamente chiuso se non sprangato nei confronti di chi viene da
fuori. Contraddittoriamente perché nei confronti dell'installazione delle pale
eoliche, che portano con sé il miraggio di un facile arricchimento, questa
chiusura non si manifesta ma anzi anche i più alieni da qualsiasi mutamento ne
vorrebbero l'immediata approvazione. Che non arriva, con un voto che è
determinante, proprio dalla coppia francese che, sulla base di principi di
rispetto dell'ambiente, vede quell'intervento come una deturpazione del paesaggio.
Da qui nasce il conflitto che vede in due fratelli, legati da un profondo
spirito di rivalsa, i 'giustizieri' che, in un crescendo carico di tensione, si
adoperano affinché gli intrusi abbandonino il luogo e le coltivazioni che hanno
iniziato ad attivare. Nello stesso anno in cui Alcarràs ha vinto l'Orso d'Oro a
Berlino con una vicenda che vede comunque al centro il mondo rurale, diventa
ancor più interessante chiedersi cosa stia accadendo in questa Europa che
dovrebbe essere dei popoli che però non solo non sembrano avere una visione
unitaria del futuro ma sono al centro di diatribe localizzate.