7 luglio 2016 VIA DALLA PAZZA FOLLA
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7 luglio 2016 Ciak si Canta CINEMA SOTTO LE STELLE - VIA DALLA PAZZA FOLLA
VIA DALLA PAZZA FOLLA
VIA DALLA PAZZA FOLLA
Vinterberg ha pensato forse di girare con mano moderna un racconto dal romanticismo eterno, ma ha costruito un castello senza segrete, stucchevole a dir poco
Un film di Thomas Vinterberg. Con Carey Mulligan, Matthias Schoenaerts, Michael Sheen, Tom Sturridge, Juno Temple. continua»
Titolo originale Far From the Madding Crowd. Drammatico, Ratings: Kids+13, durata 119 min. - USA, Gran Bretagna 2015. - 20th Century Fox
Marianna Cappi * * - - -
Bathsebah Everdene è una ragazza di campagna, cresciuta dagli zii, che rifiuta la proposta di matrimonio del fittavolo benestante Gabriel Oak, che pur le piace, per non divenire proprietà di nessuno e resistere in un ideale d'indipendenza che per la società vittoriana non è certo la norma. Per un rovescio di fortune, Bathshebah si trova in seguito a dirigere una fiorente fattoria, mentre Gabriel lavora al suo servizio come pastore. Dai campi, lui la vedrà, negli anni, resistere anche alla corte e alla protezione del ricco vicino Bolwood e cedere invece al desiderio per l'arrogante tenente Troy. Fino alla loro seconda occasione.
Quello di Thomas Vinterberg non è il primo nome che salta alla mente immaginando un regista per il quarto adattamento del primo grande successo letterario di Thomas Hardy, "Via dalla pazza folla", e probabilmente, alla resa dei conti, un secondo pensiero in proposito avrebbe giovato.
Il danese ci ha visto l'occasione per confezionare una grande storia d'amore, un classico del nostro tempo, restando però fedele al tempo del testo letterario. Inseguendo i tramonti e l'arcobaleno, azzardando solo qualche sfilacciata inquadratura più espressiva in zona primo piano, curando la pittoricità dei campi lunghi, ha pensato forse di girare con mano moderna un racconto dal romanticismo eterno, ma ha costruito un castello senza segrete, stucchevole a dir poco. Preoccupato di vestire bene Matthias Schoenaerts, ha dimenticato le istruzioni di recitazione; smacchiettando i suoi rivali in amore ha sbaragliato dal principio la concorrenza.
La sua testarda mancanza di ironia (con tutto che quel verso meraviglioso, "far from the madding crowd", rubato a Thomas Gray, l'ironia la conteneva già in sé) sfocia drammaticamente nel ridicolo, come nella sequenza à la Ghost dell'affilatura del coltello. Non si dice certo che da Via dalla pazza folla oggi si possa fare solo ciò che ha fatto Posy Simmonds con le strisce di "Tamara Drewe", si dice però che la lettura marcatamente rosa che è stata fatta qui è piatta e riduttiva. Che lo si abbia apprezzato o meno, il film della Arnold da "Cime Tempestose" offriva del romanzo una versione personale, parziale, contestabile, ovvero un'interpretazione. Vinterberg non interpreta nulla se non l'attribuzione a Hardy dell'etichetta di narratore dell'occasione mancata, mancandola a sua volta.
Nel ruolo che fu di Julie Christie, Carey Mulligan fa del suo meglio per inscenare quella sintesi tra donna e natura che è al centro della storia, ma, sola com'è, è un arduo compito.