19 gennaio 2017 CINEGUSTO RED OBSESSION
STORICO RASSEGNE > METTI UNA SERA AL CINEMA 28
RED OBSESSION
PHOTOGALLERY del 19 gennaio 2017 Centro EVENTI "IL MAGGIORE" secondo SPECIAL EVENT CINEGUSTO
Servizio Fotografico realizzato da MASSIMILIANO BONINO FOTOGRAFO
RED OBSESSION
Red Obsession, la vendemmia del secolo nell’anno del dragone
Prodott: Andrew Caillard - Lion Rock Films
Regia: David Roach e Warwick Ross
Voce: Russel Crowe
Australia, 2012
Durata: 75 min.
lingua: inglese
Prodott: Andrew Caillard - Lion Rock Films
Regia: David Roach e Warwick Ross
Voce: Russel Crowe
Australia, 2012
Durata: 75 min.
lingua: inglese
Francesco Pensovecchio
Dal 1600 Bordeaux gode dello status di prima regione vinicola al mondo.
E’ simbolo di potere, influenza, benessere. Tuttavia, qualcosa è successo negli ultimi anni, qualcosa che ha lanciato i prezzi oltre il limite della ragionevolezza e della decenza. Perché un vino dovrebbe incrementare il prezzo da 300 a 3.000 euro, in alcuni casi anche di più?
Red Obsession, un film di David Roach e Warwick Ross prodotto da Andrew Caillard (Australia, 2012, 75 min.- Lion Rock Films) è un racconto nel quale la legge della domanda e dell’offerta determinano con brutale realismo una distorsione ai limiti del logico sul prodotto di Bordeaux. L’analisi si avvale del racconto e della voce coinvolgente di Russel Crowe, in un’analisi dettagliata che toccherà ogni aspetto della questione economica e finanziaria.
La distorsione si chiama Cina e il problema tutt’altro che semplice da affrontare, anche perché proprio con la Francia sembra essersi creato un legame totalmente squilibrato.
Tanti i super manager che vantano una cantina personale milionaria, se ne riporta una stimata oltre 60 milioni di dollari; nelle aste non è poi infrequente l’acquisto di una cassa di vino per 1,5 milioni di dollari in contanti.
Le enormi, spaventose quantità di denaro che stanno fluendo da ogni parte d’Europa e del mondo verso la Cina, unitamente alla nuova sensazione di libertà de popolo, spingono il prezzo di questi vini oltre numeri prevedibili e con grande variabilità determinata dalla critica ufficiale internazionale.
Il film offre delle interviste molto interessanti con produttori famosi, master of wine e giornalisti di settore. Per citarne alcuni, Oz Clarke, Jancis Robinson, Paul Pontallier e Corinne Mentzelopulos di Chateau Margaux, Thomas Duroux di Chateau Palmer, Frédéric Engerer di Chateau Latour, Jean Guillaume Prats di Cos D’Estournel; Francis Ford Coppola racconta nella sua intervista di una bottiglia sia riuscita ad avvicinarlo mentalmente e fisicamente a Thomas Jefferson, o alla rivoluzione francese.
L’analisi temporale riportata nel docufilm inizia con la vendemmia 2009, prosegue per il 2010 con la vendita en-primeur, si conclude nel 2011. Con risultati sorprendenti di un business incalcolabile. Lungi dal restare un dato sterile, l'esame prosegue e si conclude in una previsione di sviluppo della produzione di vino in Cina, quantificata in 8.000 ettari di nuovi impianti ogni anno. E’ un fenomeno che va ben oltre le trenta cantine di Bordeaux attualmente in mano a cinesi.
I “China-Chateau” sono già realtà.
Presentato durante il Festival del Cinema di Berlino 2013
Red Obsession, un film di David Roach e Warwick Ross prodotto da Andrew Caillard (Australia, 2012, 75 min.- Lion Rock Films) è un racconto nel quale la legge della domanda e dell’offerta determinano con brutale realismo una distorsione ai limiti del logico sul prodotto di Bordeaux. L’analisi si avvale del racconto e della voce coinvolgente di Russel Crowe, in un’analisi dettagliata che toccherà ogni aspetto della questione economica e finanziaria.
La distorsione si chiama Cina e il problema tutt’altro che semplice da affrontare, anche perché proprio con la Francia sembra essersi creato un legame totalmente squilibrato.
Tanti i super manager che vantano una cantina personale milionaria, se ne riporta una stimata oltre 60 milioni di dollari; nelle aste non è poi infrequente l’acquisto di una cassa di vino per 1,5 milioni di dollari in contanti.
Le enormi, spaventose quantità di denaro che stanno fluendo da ogni parte d’Europa e del mondo verso la Cina, unitamente alla nuova sensazione di libertà de popolo, spingono il prezzo di questi vini oltre numeri prevedibili e con grande variabilità determinata dalla critica ufficiale internazionale.
Il film offre delle interviste molto interessanti con produttori famosi, master of wine e giornalisti di settore. Per citarne alcuni, Oz Clarke, Jancis Robinson, Paul Pontallier e Corinne Mentzelopulos di Chateau Margaux, Thomas Duroux di Chateau Palmer, Frédéric Engerer di Chateau Latour, Jean Guillaume Prats di Cos D’Estournel; Francis Ford Coppola racconta nella sua intervista di una bottiglia sia riuscita ad avvicinarlo mentalmente e fisicamente a Thomas Jefferson, o alla rivoluzione francese.
L’analisi temporale riportata nel docufilm inizia con la vendemmia 2009, prosegue per il 2010 con la vendita en-primeur, si conclude nel 2011. Con risultati sorprendenti di un business incalcolabile. Lungi dal restare un dato sterile, l'esame prosegue e si conclude in una previsione di sviluppo della produzione di vino in Cina, quantificata in 8.000 ettari di nuovi impianti ogni anno. E’ un fenomeno che va ben oltre le trenta cantine di Bordeaux attualmente in mano a cinesi.
I “China-Chateau” sono già realtà.
Presentato durante il Festival del Cinema di Berlino 2013