19 dicembre 2023 IL SOL DELL'AVVENIRE
METTI UNA SERA AL CINEMA 34
THE QUIET GIRL
IL
SOL DELL’AVVENIRE Regia di NANNI MORETTI con Nanni Moretti, Margherita Buy, Silvio
Orlando, Barbara Bobulova, Genere
Drammatico, Durata 95 minuti
Giovanni,
regista italiano in ambasce tra una moglie in analisi e un produttore sull'orlo
del fallimento, ha smesso di credere nell'avvenire. A immagine del suo
protagonista, figura di prua dell'Unità e della sezione comunista del
Quarticciolo, vuole 'farla finita' col mondo che avanza in direzione ostinata e
contraria: la consorte ha deciso di investire su un giovane regista de-genere,
la figlia di sposare un uomo (molto) più vecchio di lei, la sua attrice
principale di improvvisare l'amore in un racconto politico e poi c'è Netflix
che produce cinema in scatola. Tra una
canzone e un refrain, arriva in fondo al suo film, ambientato nella Roma del
'56, quella della nevicata storica, delle prime luci elettriche e delle sezioni
comuniste in subbuglio dopo l'ingresso dei carri armati sovietici e Budapest.
Dietro alle barricate della (sua) esistenza, risponde al fuoco nemico e resiste
all'artiglieria amica ma finirà per arrendersi alla parte migliore di sé,
conducendo una tribù di attori fedeli dove il sole sorge ancora e il vento
finalmente si posa. Fissato con le
scarpe, pantofole e sabot esclusi, la Sacher e la Nutella, nutre un'ossessione
altrettanto magnifica per la canzonetta e sogna un film nel film: una storia
d'amore sulle note di motivi italiani. E allora Tenco 'suona' sulla dolce vita di un
giovane Moretti incalzato dal vecchio che lo invita a scambiare l'aforisma
sentenzioso di Michele Apicella con un bacio. Perché quella silhouette di
spalle, che semina al vento pensieri e si concede digressioni a forma di
interludi musicali, non è "il solito Moretti". Il sol dell'avvenire è
la fine e l'inizio di qualcosa, una sorta di apoteosi (s)canzonata e struggente
in cui l'autore materializza i suoi pensieri senza ostacoli, si lancia in brevi
e squisite sfuriate contro la violenza al cinema, contro le piattaforme, i
sabot, l'improvvisazione, Stalin, ridimensiona il compiaciuto sussiego, chiede
alla moglie di non lasciarlo e all'improvviso si mette a cantare come in un
film di Demy, a ballare, a tirare calci ad un pallone.