21 gennaio 2020 EDISON L'UOMO CHE ILLUMINO' IL MONDO
METTI UNA SERA AL CINEMA 31
EDISON L'UOMO CHE ILLUMINO IL MONDO
Edison - L'uomo che Illuminò il Mondo
( The Current War )
Regista: Alfonso Gomez-Rejon
Genere: Biografico, Drammatico
Anno: 2017
Paese: USA
Durata: 105 min
Data di uscita: 18 luglio 2019
Distribuzione: Un'esclusiva per l'Italia LEONE FILM GROUP - distribuito da 01 Distribution
Edison - L'uomo che Illuminò il Mondo è un film di genere biografico,
drammatico del 2017, diretto da Alfonso Gomez-Rejon, con Benedict Cumberbatch e
Katherine Waterston. Uscita al cinema il 18 luglio 2019. Durata 105 minuti.
Distribuito da Un'esclusiva per l'Italia LEONE FILM GROUP - distribuito da 01
Distribution.
TRAMA EDISON
- L'UOMO CHE ILLUMINÒ IL MONDO:
Edison - L'uomo che illuminò il mondo, il film di Alfonso Gomez-Rejon,
racconta la storia dell'epica e spietata competizione tra i due più grandi
inventori dell’era industriale per stabilire quale dei due sistemi elettrici
avrebbe dominato il nuovo secolo.
Sostenuto da J.P. Morgan, Thomas Alva Edison (Benedict Cumberbatch)
abbaglia il mondo illuminando Manhattan, ma George Westinghouse (Michael
Shannon), aiutato da Nikola Tesla (Nicholas
Hoult), riuscì ad individuare alcuni pesanti difetti nel sistema a corrente
continua di Edison.
Scatenando una vera "guerra della corrente", Westinghouse e Tesla
puntano tutto sul sistema a corrente alternata, una scelta rischiosa e
pericolosa. Nel cast del film troviamo anche Katherine
Waterston (Marguerite Westinghouse), Tom Holland (Samuel
Insull), Matthew Macfadyen (J.P. Morgan) e Tuppence
Middleton (Mary Edison).
PANORAMICA SU
EDISON - L'UOMO CHE ILLUMINÒ IL MONDO:
Edison - L'uomo che illuminò il mondo non è il primo film dedicato alla
figura di Thomas Edison (1847-1931), che nel 1880 depositò il suo
brevetto per la lampada a incandescenza. Il romanzo di una vita (1940) con
Spencer Tracy era già un biopic sullo scienziato, raccontato in flashback, con
una nomination all'Oscar per il miglior soggetto.
La "guerra delle correnti" descritta in questo film avvenne
nella realtà appunto tra Edison, sostenitore della corrente
continua giudicata sicura e poco dispersiva, e il serbo Nikola Tesla,
che aveva brevettato invece la corrente alternata, dopo aver lavorato per lo
stesso Edison. Il film si concentra però sul conflitto tra Edison e il
sostenitore delle idee di Tesla, l'imprenditore George Westinghouse,
portato sullo schermo da Michael Shannon, in un ruolo offerto in un
primo momento a Jake Gyllenhaal. La storia avrebbe dato ragione alla corrente
alternata di Nikola, che ha qui le fattezze di Nicholas Hoult.
L'invenzione non è sempre
un colpo di genio individuale: spesso, per una singolare combinazione, più
menti illuminate convergono su un'idea ed è il risultato dei loro sforzi e
delle loro lotte quello che ci cambia la vita. Anche se poi, da esseri umani,
abbiamo bisogno di etichettare e dare nomi a tutto ed è spesso solo il più
fortunato o il più determinato a metterci sopra il cappello. E le invenzioni
contese sono molte, dal telefono (Bell/Meucci)
alla corrente elettrica, che di concorrenti per il primato ne vede addirittura
tre: Thomas Alva
Edison, George
Westinghouse e Nikola
Tesla. Edison – L'uomo che illuminò il mondo è il fuorviante titolo italiano di The Current War, perché
il film diretto da Alfonso
Gomez-Rejon racconta appunto la vera e propria guerra (senza
esclusione di colpi bassi), che si scatenò a fine Ottocento su chi dovesse
fornire la luce elettrica agli americani. A spuntarla alla fine fu Westinghouse con la
sua più sicura corrente
alternata, che è quella che ancora oggi illumina le nostre
case, scelta su quella continua e meno performante di Edison, che si “consolò”
inventando il fonografo e il cinetoscopio, i due apparecchi che ci hanno
regalato il cinema.
Tre personalità larger than life che si
scontrarono a colpi di cause e brevetti, giocando sporco, alla fine del
Diciannovesimo secolo: il visionario, Tesla, probabilmente il più geniale ma
destinato a interpretare un ruolo minore in quanto immigrato, il
maniacale Edison,
che passò la vita, più che a inventare, a perfezionare e realizzare idee non
sue di cui acquisiva i brevetti, e il pragmatico Westinghouse, inventore
e imprenditore, capace - anche per interesse - di tendere una mano
all'avversario accecato dall'orgoglio e poco incline ai rapporti sociali.
Quello che si vede nel film è vero, anche se ci fu di peggio in questa vera e
propria guerra: già fa impressione l'idea che Edison, per dimostrare la
pericolosità della corrente alternata, abbia folgorato pubblicamente un
cavallo. Ma lo sceneggiatore, fin troppo pudico, non ci dice che queste
dimostrazioni a beneficio della stampa inclusero cani, gatti e addirittura
un'elefantessa. Quel che è certo è che a prescindere dai loro umani difetti, a
questi individui straordinari dobbiamo il concetto stesso di modernità e il
mondo in cui viviamo. La decisione venne presa da un'apposita commissione in
occasione della prima Fiera Colombiana di Chicago, del 1893 (che celebrava i
400 anni dalla scoperta dell'America)..
Alla fine a
rimanerci più simpatico (probabilmente anche all'autore) è George Westinghouse (inventore
anche dei freni pneumatici per i treni), perché era meno interessato che il suo
nome fosse ovunque, al contrario di Edison,
trattava meglio la gente che lavorava per lui e sapeva essere – nonostante la
ricchezza evidente nella sua casa – alla mano e disponibile. La slealtà e la
complicità “involontaria” di Edison nella creazione della sedia elettrica,
contrariamente ai suoi assoluti proclami contro la pena di morte, pesano
pesantemente sul suo ritratto. Al di là di questo, tutti oggi diamo per
scontate le loro invenzioni, ma è il nome dell'ultimo ad essere rimasto nella
memoria collettiva (o almeno lo era un tempo, quando la cultura era un valore
diffuso in tutta la popolazione): le ormai obsolete lampadine a incandescenza
portano ancora impressa sopra la E del suo cognome e quando il grande Carl Barks creò l'inventore
Gyro Gearloose, ovvero Archimede Pitagorico, gli dette come assistente una
lampadina, che in America si chiamava solo “Helper”, aiutante, ma che in Italia
venne naturale ribattezzare Edi.
Peccato che il film tratto
da una storia così affascinante, con dei protagonisti tanto geniali, non dia –
se ci passate la battuta – nessuna scossa. Michael Mitnik scrive un film
piuttosto classico, che però resta inerte. Ed è come se Gomez-Rejon non
sapesse come renderlo vivo, tanto che per la prima mezz'ora abbonda in
movimenti di macchina coreografici non necessari, per abbandonarli strada
facendo. Nonostante la cura dei dettagli e le ricostruzioni scenografiche, il
film non decolla mai e anche nel reparto attoriale qualcosa non
quadra: scegliere Benedict
Cumberbatch per il ruolo di Edison significa
affidargli l'ennesimo personaggio febbrile e nevrotico: sarebbe stato
sicuramente più interessante vedere lui e il sempre ottimo Michael Shannon scambiarsi i ruoli.
Appare poi sprecata
l'irriconoscibile Katherine
Waterston nel ruolo della moglie di Westinghouse, così
come Matthew McFadyen in quello del
banchiere dal naso paonazzo J.P- Morgan. Totalmente spaesato è il nostro amato
Uomo Ragno di quartiere, Tom Holland, nei panni del giovane
assistente di Edison, Samuel
Insull, a cui trucco e parrucco non fanno un gran servizio,
mentre Nicholas Hoult offre una buona
rappresentazione dell'austroungarico Tesla, per quanto risulti (anche
nell'accento, in originale) meno esotico rispetto al modello d'origine. Edison – L'uomo che illuminò il mondo può
interessare gli appassionati di scienza e indurre il pubblico a documentarsi
sulla storia di questi gentiluomini straordinari, anche se la guerra per la
corrente che racconta – ed è l'ennesimo paradosso del film - è tutto fuorché
elettrizzante.